“simile alla nuvola estiva che naviga libera nel cielo azzurro da un orizzonte all’altro, portata dal soffio dell’atmosfera, così il pellegrino si abbandona al soffio della vita più vasta, che lo conduce al di là dei più
lontani orizzonti, verso una meta che è già in lui, ma ancora celata alla sua vista.”
(Lama Anagarika Govinda, Le Chemin des nuages blancs)

INDICE




Premessa -Prima perla

Perle:  Perle d'autore
§                  Schizzi d’acqua
§                  Cofanetto
§                  La memoria dei ricordi

Orme 

§            Abruzzo, la mia patria
§                 Abruzzo 1994: la seconda rinascita; 
§                  Foto: profonde gole


Racconti Montanari:

§                  Alta Via n.1: Acqua e dialoghi
§                  Alta Via n.1: Acqua e Silenzi
§                  Alta via n.1: Montagna sgretolata dalla Storia
§                  Alta Via n.1: Croci
§                  Alta Via n.1: Enrosadira, la leggenda ……..
§                  Alta Via n.1: Troni e gioielli
§                  Alta via n.1: Scoprendo nuovi Patrimoni
§                  Alta via n.1: Fuga a Venezia
§                  Corsi e ricorsi di storie montanare      
§                  Cortina, estate 2006
§                  Gli occhi del grifone
§                  La Voce del Vento
§                  Maghi arcangeli e Streghe: .....
§                  Persi e ritrovati
§                  Vertigini e Verticalità

Racconti sulla Neve:

§                  Eclisse
§                  Il fiume della montagna
§                  Ombre e sguardi
§                  Un grande racconto, per una Rava Grande
Punta Castore
§                   Storia di un racconto non scritto
Testa del Rutor
§                  Il Bianco del Rutor

Sci...volando  

§            Affogati
§                  Aghi e incanti
§                  All’alba del bianco
§                  Bocconi dolci e amari
§                  Essere o non esserci
§                  Grilli e birilli
§                  L'Armata Brancaleone e la nuvola fantozziana
§                  La montagna al contrario
§                  Le curve della montagna
§                  Montanari e Orizzontini
§                  Rava del ferro
§                  Tramonti e risvegli
§                  Trasparenze
§                  Alle soglie del sole
§                  Prove d'orchestra 

§                 Sottili fili in Maiella

SVIZZERA: -ghiacciai del Monte Rosa
§                  L’incanto della porta nera 
§                  Matterhorn
Marocco ski : 
§                  Sui valichi e cime oltre confine 

Pagine Bianche
  
§                  Nero e Bianco
§                  Ricomincio dal buio

RAJASTAN:   
Raccontare con la musica :  
§                  Pire e spade
§                  Qualcuno canta a Chittor
Tutto in uno sguardo : 
§                  Movimenti
§                  Mani 


YEMEN : 
§                  Storie di un pesce nell’acquario

TURCHIA - LICIA :  
§                  La Danza della Luna

GIORDANIA :
§                  Petra
§                  JERASH
§                  Deserto di WADI RUM    FOTO
§                  L'avventura del sole - CROME

IRAN : 

§                  QET'E (Frammenti) D'IRAN
§                  TRA IDIOMA E SOCIETA'....Dialoghi
§                  ...IDENTITA'.... Il peso del velo
§                  ...Metagrammi:Veli,peli,teli
§                  ...E STORIA.....2000 anni di storia...


        
MALI - Falaise Dogon: 
§                  Impressioni di un viaggio in Mali

BURKINA F. – BENIN  - 
L'Africa del Bianco e del Nero: 

§                  FEMMES “BATISSEURS” d’Afrique  
§                  L'Africa di Pietra - Mani nell'Arte
§                  Il Bianco dell'Aria e il Nero della Terra
§                  La via dell'acqua:  Gocce volanti
§                  La via dell'acqua: Inseguendo l'acqua
§                  La via dell'acqua: Profondità
§                  La via dell'acqua: Lontananza
§                  La via dell'acqua: i piedi nell'acqua

ETIOPIA: DANCALIA
Nera Dancalia Bianca
§                  Stille, stelle, stalle
§                  La strada
§                  Dancalia, incredibile Dancalia!
§                  Appunti deliranti di un vento silenzioso
§                 Il calore dell'inferno
§                  Dancalia - Dallol  FOTO
§                  Dancalia - Hot Spring  FOTO
§                  Alle pendici dell'Erta Ale



§                  Irpinia Ieri - Salviamo la memoria
§                  L’Aquila Oggi - 6 Aprile 2009
§                  L'Aquila a pezzi


§                   Difficile narrazione
§                   Gli alpinisti hanno occhi speciali
§                   La scrittura del vuoto
§                   A Chantal Mauduit


§                  L'ultima strega allo specchio
§                  Ho visto volteggiare una scopa
§                  In fuga con la Strega sui valichi e ...
§                  L'Armata Brancaleone e la nuvola.....
§                  Lui e Lei
§                  Trasparenze
§                  Maghi arcangeli e Streghe: .....
§                  Vagabondando nel bosco .....
§                  OTTombrate veneziane



Art in post
§                  Le opere di David Maisel
§                  Naviga nei musei mondiali
§                  La Cappella Sistina in 3D
§                  Dalì: esplosioni di follia



La Via dell'acqua - I piedi nell'acqua



Burkina Faso - BENIN


L’AFRICA DEL BIANCO E DEL NERO

LA VIA DELL’ACQUA





I piedi nell'acqua




Primo vero giorno di viaggio, verso le meraviglie di Bani e il vocìo di Gorom Gorom.

Caldo soffocante, l’entusiasmo per quest’avvio di conoscenza ci aiuta a superare il disagio del trasferimento.

All’occhio non sfugge il panorama che scorre, seppur di costruzioni immobili, villaggi seminascosti dietro muri trinceranti, fienili sospesi su massi, bancarelle e piccoli negozietti, ma solo in prossimità dei villaggi. Il resto è savana, sterpaglia intrecciata di fili spinosi, aculei pungenti come le parole del capo villaggio a difesa dei suoi abitanti: la riservatezza della vita familiare e la curiosità del nostro essere diversi, ambiguità che si concretizza tra l’alternarsi di sorrisi e sguardi severi.












L’unione di paglia e mattoni non stupisce in questa parte di pianeta, dove l’acqua piovana torrenziale diventa catastrofe, e la sua mancanza tragedia, il suo continuo ristabilire un equilibrio per la vita e la sopravvivenza.

Sono incuriosita e propongo la sosta: intere spianate di mattoni allineati ci indicano la presenza di fabbriche del fango. E come dal nulla, spuntano ordinate spine di pesce accatastate di rettangoli di creta; susseguenti file di parallelepipedi ordinati su un fianco si godono il sole che lenisce i dolori e, se il lavoro è stato fatto a regola d’arte, le ferite sono chiuse ed il corpo è solido.












Anziani mastri non abbandonano i giovani al loro lavoro, ma sorvegliano in silenzio che il loro tramandare sia eseguito secondo le arti del mestiere e ci sorridono, fieri di mostrarci questa antica e preziosa tradizione.  



Il nostro cuore inorridisce alla triste realtà della creazione dell’opera: immersi letteralmente in quell’ammasso melmoso, ragazzi fin troppo giovani pestano violentemente le dure e fini particelle fino a sbriciolarle nell’acqua; la pesantezza di tirar via le gambe da quell’impasto attanagliante ed il caldo, torrido e soffocante, fanno il resto.

Incrostazioni sulla pelle che si uniscono alle crepe del terreno, l’amalgama risucchiante non lascia spazio alla lamentela, ma solo alla rassegnazione di un lavoro massacrante, culminante in quell’apporre il perimetro rettangolare su quel terreno in parte inaridito.


L’acqua benefica ha sortito un maleficio sui pori della pelle, distribuendo quella polvere asfissiante su tutto il corpo sommerso: il caldo rovente asciuga e cuoce i mattoni, così come, facendo evaporare l’umido, secca le finissime particelle che avvolgono le gambe dei ragazzi.