Racconti montanari
TRA IL 20 ED IL 30 NOVEMBRE
Il 25 novembre 1995 Fondo della Salsa con Stefano, le prime nevi imbiancano le impressionanti pareti del M. Camicia, a memoria dei caduti con l’aereo; il 26 /11/1995 ci attende il M. Brancastello, da Prati S. Pietro, in cresta per la cima delle Fienare. Discesa sul versante Nord est per il Malopasso, fino alle piane del Fiume. Con Stefano, Carla, Bruno e Marco T.
Nel Novembre del 1996 arrampicavo, non fu un grande anno, così come il 1997, il cui novembre fu lungo e piovoso, lasciandoci spazio solo per un uggioso Terminillo e una passeggiata dal Bosco di S. Antonio verso il Monte Pizzalto, interrotti nella salita dalla fresca acqua che veniva giù incessantemente già dalla prima mattinata.
Nel 1998, il 28 novembre fu un giorno terribile, dopo la prima nevicata della settimana precedente, che ci aveva visti salire la Serra di Celano, gironzolavo da sola verso il Puzzillo, in attesa di essere operata ad un ginocchio, il cui dolore ormai non mi abbandonava da tempo. Il caso volle che quell’unico giorno in cui non ero a casa mi chiamarono per il ricovero!
Il 1999 di quest’epoca ci vedeva attendere le prime nevi, con passeggiatine in Maiella, ma culminate il 28 novembre con la prima scialpinistica dell’anno: il Monte Greco fu testimone della discesa mia e di Benni, con la corte di Stefano e Fabio a piedi.
Il 2000 vede ancora acqua e arrampicate, un novembre pigro all’insegna di sgambate di poco conto.
Decisamente più interessante il 2001, che cambia gli annali programmi, concedendoci la variante ai Monti della Laga, con freddo intenso e prima spolverata di neve già il 17 novembre, in compagnia di Gaspare, Paolo e Cecilia ad incantarci del primo panorama innevato. Fu una bella giornata, freddo a parte, con un giro ad anello dal Fosso di Valle Grande.
Il più ambizioso Velino, fermati sul colle del Bicchero, ci aspettava il 23 novembre del 2002, ma fummo respinti dall’allora scombinata attrezzatura: niente ramponi per un traverso troppo gelato e ripido, freddo, ma spettacolare nei riflessi, anche se la giornata era coperta. Ricordo un tramonto fantastico alle pendici del Velino, dove giungemmo, Paolo ed io, verso le prime ore del pomeriggio dopo aver percorso in salita e discesa l’umida Val Maielama.
Il 2003 vede il riscatto di Giorgio!! Finalmente è riuscito ad organizzare una bella gita familiare a Forca Resuni, salendo per la Val Canneto. E’ stata una bella giornata, per la gioia di Lorenzo e Michele che non staccavano più gli occhi da una sessantina di camosci, sparpagliati per tutta la Val di Rose.
Il 2004 sempre ad opera di Gaspare, affrontiamo ancora i monti della Laga, con Sabina ed il fratello Alessandro, il fedele Paolo e lo.... spaventato Bruno, che quel giorno deve la vita alla sua consueta amica sempre presente nelle imprese pericolose (Anna, aspetta un po’!!).
E finalmente il 27 novembre del 2005 Giorgio e i più assatanati di neve (Benni, Lorenzo, Mariangela, Agostino, Andrea e Fabio di Genzano) coronano le loro voglie bianche con una prima sciata nei boschi di Passo Lanciani, skipass, fuori pista, fuori di cervello.... Bellissima giornata goduta fino in fondo, ad iniziare una splendida stagione di candori, piste, salite, perdite di orientamento, perdite di cervello, perdite di controllo... e ritrovamenti, dei percorsi, delle amicizie, della compagnia, dei panorami,
RACCONTI
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Alta Via n.1 - Viaggio itinerante intorno al Civetta: da Agordo a Passo Duran transitando per il Rif. Coldai
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Gli occhi del grifone
Gli occhi della Duchessa, di Giovanni Busato
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Maghi, arcangeli e Streghe: il suono del silenzio
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Il coraggio di voltarsi indietro